Palazzo Rasini

Immagine Palazzo Rasini

    Informazioni Generali

  • Piazza della Libertà, 18, 20873 Cavenago di Brianza MB

La villa seicentesca della famiglia Rasini, impropriamente indicata come "palazzo" per l'imponente mole, sorge nel centro rurale di Cavenago, costituendo perno urbanistico tanto rilevante da vincolare anche la collocazione della parrocchiale del paese.
Oggi l'edificio si presenta in ottimo stato di conservazione, anche grazie ai recenti restauri ad opera del Comune di Cavenago che in esso ha sede. 

La villa rispetta i moduli edilizi dell'architettura residenziale lombarda del XVII secolo, con un corpo di ingresso stretto tra due torri, cortile d'onore e corpo padronale sul lato opposto, con portico a sette fornici. A far da raccordo, due corpi bassi perpendicolari con finestre ornate da cornici. A questo impianto corrisponde, all'interno dello spazio principale, una grande sala a doppia altezza, affacciata al primo piano sul portico e al piano superiore su una galleria, dalla quale si accede anche ad altre sale di rappresentanza. Lo spazio di corte, formato dal corpo centrale e dai due bracci perpendicolari al volume principale, è chiuso nel suo affaccio sulla piazza da un corpo rettilineo coronato alle estremità da rialzi a torre, mai completati.
Il corpo padronale, cui si antepone il portico a sette fornici, si sviluppa su due piani con bella scala a due rampe. Al piano terreno spicca la decoratissima sala d'onore, coperta con un soffitto in volta ribassata, posteriore all'edificazione secentesca e decorata con un ricco partito di stucchi e affreschi, di matrice tiepolesca, realizzati da Mattia Bortoloni.


La delicatezza cromatica delle decorazioni settecentesche del piano terreno molto si discosta dall'intensa caratterizzazione delle figurazioni pittoriche della fase precedente, vivide di colori e piacevolmente espressive. La sala di rappresentanza principale al primo piano (attualmente destinata ad ospitare il Consiglio Comunale) è coperta da volte a padiglione con unghiature; le sale attigue e quella al piano terreno sono coperte da un soffitto cassettonato.
Degno di nota è anche l'imponente partito di affreschi nella galleria del primo piano, raffiguranti scene di musica e agresti, collegati all'uso per ricevimento di questo spazio.

Notizie storiche

Alla fine del Seicento il paese di Cavenago divenne proprietà della famiglia Rasini, di origine pavese, che apportò notevoli migliorie alle condizioni di vita della popolazione, prevalentemente agricola, e diede inizio ad un interessante processo di trasformazione urbana. Al principe Rasini di San Maurizio è da ascrivere anche l'erezione di questa villa, edificata secondo i moduli architettonici caratteristici della cultura dell'epoca.

Dopo una prima fase di impianto strutturale del complesso archiettonico, ancora ampiamente leggibile nell'edificio che oggi si può ammirare, all'inizio del Settecento il salone principale venne ridotto a un solo piano e venne creata una sequenza di ambienti omogenei al piano superiore. L'estinzione della famiglia all'inizio dell'Ottocento, segnò la progressiva decadenza della villa, che passò ai Marcacci e ai Ponzoni che, con Maria, all'inizio del Novecento, furono capaci di donarle un nuovo splendore, dischiudendo le sale interne alla cultura decorativa di inizio secolo e aprendo le porte della villa alla nobiltà milanese attraverso un'intensa attività sociale.

Nel 1925, dopo ulteriori passaggi di proprietà, la villa venne acquistata dal Comune di Cavenago, ormai gravemente depauperata nei suoi arredi e decori da speculazioni e frazionamenti incontrollati. Il Comune, che vi si insediò con i propri uffici, solo recentemente ha condotto una radicale campagna di restauro che ha portato anche alla riacquisizione di quasi tutti i lotti che compongono la villa e ha permesso di recuperare gli importanti affreschi secenteschi.

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